Da notare come il primo ed estemporaneo caso di back sponsor nel calcio italiano era già avvenuto nel 2000, quando nell’ultima giornata del campionato di Serie A 1999-2000 il Parma indossò una speciale divisa celebrativa nel decennale della sua prima promozione in massima categoria: nell’occasione l’allora unico jersey sponsor venne spostato dal petto al retro della maglia, al posto del cognome del giocatore, con quest’ultimo che venne traslato alla base del numero di gioco, cfr. Il rosso è presente anche sulla schiena, delimitato da una linea gialla, prima di passare al verde che compone cromaticamente la quasi totalità della maglia. Diventa complesso scoprire dettami predefiniti, immaginare regole o abbinamenti cromatici che funzionino in sé: la reale forza di una maglia – al presente ma ancor più in una prospettiva dilatata – risiede nella sua forza evocativa, nell’insieme di associazioni d’idee scaturite, dai volti e dalle giocate di un campione che si fondono – appunto – con una certa divisa.
Franciasco Totti e Daniele De Rossi, per esempio, hanno entrambi indossato la maglia giallorossa per molte stagioni. Il marchio italiano Pouchain, con sede in Abruzzo, ingaggia il volto popolare del designer milanese Piero Gratton (ideatore del lupetto stilizzato che campeggia sulle divise della away Roma, come vi abbiamo raccontato qui) e realizza così una delle casacche più all’avanguardia per l’epoca storica tra gli anni ’70 e ’80, sito magliette calcio nella quale il calcio iniziava a prendere piede anche a livello commerciale. Vi basterà vedere una banda verticale rossa su base bianca per associare i colori al club di Amsterdam, questo é il motivo per cui al secondo posto inserisco direttamente la squadra e non una maglia singola, dai primi anni 70’ fino ad oggi le loro divise sono tutte eleganti e minimal ma sempre belle (In foto Cruijff con una divisa basic di metà 70s) infatti secondo me una maglia da calcio deve seguire una sola regola estetica: deve essere bella senza sponsor. La precisione Adidas in questo frangente è impeccabile, per orientarsi sulla taglia più adatta alle vostre esigenze non dovrete far altro che prendere in considerazione un qualsiasi altro prodotto del brand che avete in casa. Molti modelli di maglie Adidas a Euro 92 erano caratterizzati dalle iconiche strisce sulle spalle, anche se il kit della Svezia che le aveva su una sola spalla sembrava davvero brillante.
Ora il Milan rischia anche di non qualificarsi nemmeno alla prossima. E pensare che solo un anno fa il Milan il 22 maggio diventava Campione d’Italia. Il soggetto che crea i miei malumori calcistici – chi mi legge da un po’ lo sa bene – è il Milan. JUVENTUS (terza maglia) – ufficiale – Trae spunto dal ‘riflesso della luna nella volta celeste’, come si legge dal comunicato. Con l’arrivo del XXI secolo la maglia dei portieri tornò ad assumere uno stile più classico: giallo, verde, grigio e nero le tinte più adoperate. Nike, per il suo ultimo anno col Venezia, aveva scelto di dare pari dignità a tutti e tre i colori sociali del club: arancione, nero e verde. Qualche avvisaglia del desiderio di una maggiore autonomia c’era già stata: aveva inciso una versione del classico anni ’30 «Spread a little happiness» per il film «Brimstone and Treacle» e aveva partecipato all’hit dei Dire Straits «Money for nothing», oltre ad avere collaborato con Phil Collins per l’album «No jacket required». Poi è la volta di «Nothing like the sun», all’interno del quale si trova una gemma come «They dance alone», ed il melanconico «Fragile» divenuto uno dei classici del suo repertorio.
In seguito suona con una jazz band molto nota di Newcastle, i «The Riverside Men». Nel suo primo lavoro solista, «The dream of the blue turtles» – un disco che contiene i due grandi successi «If You Love Somebody» e «Russians» – Sting unisce le sue vicende a quelle di quattro importanti jazzisti, Branford Marsalis al sassofono, Kenny Kirkland alle tastiere, Omar Hakim alla batteria e Darryl Jones al basso. Nel 1972 lui e altri tre elementi dei «Newcastle Big Band» lasciano il gruppo dando vita ai «Last Exit» di cui Sting, è il leader e cantante (il primo esempio di esibizione canora di Sting è il singolo «Whispering voices»). Gordon Matthew Sumner, in arte Sting, è nato il 2 ottobre 1951 a Wallsend, Northumberland, nella zona industriale di Newcastle, da una famiglia cattolica praticante di origine Irlandese. Ma la voglia di emergere del giovane Gordon era più forte di qualsiasi difficoltà: non a caso la sua ambizione e la sua non comune intelligenza sono noti al pubblico che lo segue. Ho trascorso due settimane in Senegal, barcellona maglietta e poi sono stato per tre settimane in Mali.