Dai un’occhiata alla collezione di calcio (retrò) di sportsaga qui. In questo articolo, esploreremo i migliori mediani nella storia del calcio e scopriremo chi ha lasciato un segno indelebile nel cuore dei tifosi e della storia di questo sport. In tale occasione i migliori atleti provenienti da ogni parte del mondo, si cimentano nelle diverse discipline olimpiche. In occasione delle prime edizioni delle olimpiadi moderne, però, alle gare erano ammessi solo gli atleti dilettanti; nel corso degli anni, e sotto la spinta dell’opinione pubblica e degli sponsor, la regola subì varie deroghe e alla fine venne eliminata per permettere agli atleti professionisti, di solito i migliori delle varie discipline, di partecipare alle competizioni olimpiche. Fu Thomas Arnold (1795-1842), preoccupato dal dilagare dei vizi e degli ozi, a fondare la «pedagogia sportiva» moderna; proprio a lui dobbiamo l’invenzione anche del termine «sport», che lui interpretò come «educare divertendo», nel pieno rispetto della concezione di Vittorino da Feltre.
Nell’ideale olimpico, definito con la celebre massima dal barone Pierre De Coubertin «L’importante non è vincere, ma partecipare», possono in ogni caso essere condensati quei principi di lealtà, impegno e rispetto che dovrebbero essere alla base della pratica sportiva a ogni livello, sia che si tratti di atleti dilettanti che di professionisti. Di solito, solamente i migliori sportivi di ogni disciplina riescono a diventare dei professionisti e ciò fa in modo che gli eventi sportivi a cui partecipano i professionisti possano vantare delle prestazioni di livello più elevato rispetto allo standard dilettantistico. Obiettivo: raggiungere il bersaglio nel modo più preciso e col minor numero di errori. Questo abbinamento con le Olimpiadi ha fatto sì che la conoscenza di questo tipo di sport crescesse sempre di più nel corso del tempo. Con questa decisione venne posta una pietra sopra l’ipocrisia che per decenni tenne in scacco la trasparenza dello sport agonistico, in quanto anche i presunti dilettanti sia del blocco comunista sia quelli occidentali, si allenavano ormai a tempo pieno con modalità scientifiche ottenendo rimborsi spese, talvolta, sostanziosi; queste modalità rischiarono di relegare quasi a un livello secondario le attività di studio e di lavoro, sia per il tempo profuso sia per un tornaconto sociale.
L’azienda avellana ha donato, inoltre, magliette raffiguranti i personaggi cartoon aziendali che saranno utilizzate dai bambini per le attività ludico-sportive presso la scuola. Inoltre quella che avrebbe dovuto essere la loro attività primaria per la loro sussistenza si rivelava, per lo più, a conti fatti, una carriera con le forze armate o di polizia, che grazie ai loro successi sportivi usufruiva di promozioni pressoché automatiche (atleta di stato). Nulla escludeva che da queste promozioni di carriera, gli atleti potessero ottenere, di riflesso, «guadagni» socio-economici. Basta un’occhiata per capire che sono gli scacchi dei croati. Una menzione a parte meritano i cosiddetti «sport della mente» (gestiti dalla Mind Sports Organisation) quali scacchi e bridge, quest’ultimo in particolare affiliato al CONI e in attesa di ottenere il riconoscimento olimpico. La promozione viene comunque sancita dalla vittoria nella finale di Ancona contro la Nocerina, davanti a 8.000 nocerini e 12.000 ternani, con un gol di Arcadio nei tempi supplementari. Acireale in Serie D battendo il Vittoria.
Parigi, la città più teatrale del mondo, una vittoria drammatica dà d’un solo tratto la fama e la fortuna che non dà il buon successo di dieci libri. Fu oggetto di un complesso restauro nei primi anni dieci del Duemila. Con l’espansione urbanistica che ebbe la città nei secoli successivi (e in particolare nel XVI secolo), il complesso conventuale si trovò inglobato nel tessuto cittadino, affiancato dalla nuova chiesa di San Giacomo e dalla chiesa di San Paolino. A seguito della rifondazione del club (estate 2004), lo stemma ufficiale è consistito in uno scudo ovale bianco con il nome del club impresso nella parte superiore, mentre in quella centrale trovava posto lo stemma della città (nelle stesse tinte del gonfalone comunale); nella parte inferiore due «ondine» arancio-blu, colori del club concittadino Don Bosco, che aveva ceduto il titolo sportivo al Pordenone. Il collo è a V, mentre gli elementi adidas e lo stemma della federazione calcistica sono bronzei. Tutti gli altri sono dilettantistici. Solo alcuni sport sono stati dichiarati dalla federazione sportiva di appartenenza professionistici (calcio, pallacanestro, golf e altri). Nella graduatoria delle maglie più belle, comanda la Home della Fiorentina 1999/2000, tutta viola con maniche e inserti bianchi, disegnata da Fila; al secondo posto c’è quella della Sampdoria 1990/92, marchiata Asics, con cui i blucerchiati vinsero lo scudetto; il podio viene completato dalla maglia Umbro utilizzata dall’Inter nella Coppa Uefa 1997/98, quella a strisce orizzontali grigie e nere, resa immortale da Ronaldo nella finale vinta per 3-0 contro la Lazio.
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